giovedì 30 settembre 2010

mercoledì 29 settembre 2010

Citazione cinematografica




"Ecco io vedo mio padre,
ecco io vedo mia madre e le mie sorelle e i miei fratelli,
ecco io vedo tutti i miei parenti defunti dal principio alla fine,
ecco ora chiamano me, mi invitano a prendere posto tra di loro nella sala del Valhalla dove l'impavido puo' vivere per sempre"

"Il tredicesimo guerriero" tratto dal romanzo "Mangiatori di morte" di Michael Crichton, a sua volta ispirato al poema epico Beowulf.(uno dei pochi film in cui tollero Banderas)
Non sarà un capolavoro della cinematografia, ma ha un suo perchè e questa scena è assolutamente epica.

martedì 28 settembre 2010

Seconda citazione: From Sir Bas Rutten

Puoi comprarti i muscoli (steroidi), non puoi comprarti i coglioni.

Bas Rutten

Citazione del Giorno: Kierkegaard

"La vita: la si comprende guardando all'indietro, la si vive guardando in avanti"
Søren Aabye Kierkegaard

lunedì 27 settembre 2010

Crampi e altri traumi: Radice di zenzero

Interessante Articolo scovato dall'uomo credenza ( link http://salute24.ilsole24ore.com/farmaceutica/benessere%20e%20cosmetica/5665.php )


Il ritorno a ritmi di allenamenti più intensi potrebbe trovare un alleato nello zenzero. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pain, la radice della pianta nota da secoli alla medicina naturale come lenitivo per crampi addominali e nausea, avrebbe un altro positivo “effetto collaterale” sui muscoli, alleviando fatica e risentimenti anche di grande entità. Lo hanno sperimentato i ricercatori del Georgia State University su un gruppo di 74 adulti sani sottoposti a dure sessioni di esercizi fisico per undici giorni. Il gruppo è stato diviso i due: chi ha assunto lo zenzero crudo o cotto in supplementi quotidiani di 2 grammi e chi ha ricevuto solo un placebo. Lo zenzero, in entrambe le formulazioni, ha ridotto il dolore muscolare in media del 24%.

“Il consumo quotidiano comporta una riduzione dei dolori acuti dopo attività che possono provocare traumi muscolari”, spiega Christopher D. Black, responsabile del Dipartimento di Kinesiologia dell’università americana. La ricerca ha escluso che il trattamento termico della radice di zenzero possa potenziarne gli effetti, come ipotizzato in altri studi. Le indagini delle proprietà anti-dolore della radice vanno avanti: dopo le proprietà lenitive per lo stomaco e per l’apparato muscolare, infatti, i ricercatori sono intenzionati a valutare l’efficacia come antinfiammatorio generale.
Data: 23-09-2010

giovedì 23 settembre 2010

lunedì 20 settembre 2010

Citazione del Giorno

IL SAPIENTE NON SI LASCIA ENTUSIASMARE DALLA BUONA SORTE NE ABBATTERE DALL'AVVERSA(Seneca)

Lotta/Grappling - Judo/Bjj.

Anni fa quando inizia a praticare arti marziali/sport da combattimento (circa 19 anni orsono), gli unici stili praticabili in zona erano gli stili legati allo striking oltre all'erroneamente sottovalutato Judo.
Mentre mi allenavo per una competizione di sanda (kick + proiezioni) circa dodici anni orsono (Paolo faceva la 74 ihihihhi), venni portato in una palestra in quel di Chiavari, per imparare le proiezioni, la mitica Chiavari Ring.
Noi eravamo un gruppo di scappati di casa (c'era anche simo ihih), senza alcuna cognizione di come si faceva un’entrata alle gambe, mentre la in mezzo c’erano ragazzi che competevano regolarmente, atleti veri, alcuni es. Thomas Coppola faceva addirittura i tornei di qualificazione olimpica.
Il primo impatto fu assolutamente traumatico, l’allenatore Claudio Baffico “il Baffo”, teneva sessioni di allenamento che, per lo striker che ero allora, erano assolutamente estenuanti, durissime. Fu traumatico, capii che gli sport duri erano altri, all’epoca mi allenavo anche di pugilato, ma il loro allenamento non era assolutamente equiparabile, il solo riscaldamento era una vera e propria tortura. Ma l’ambiente, come in tutti gli ambienti lottatori, era fantastico, e strinsi forti legami con alcuni di loro (in particolare con Paolo Cordano amico e sparring da sempre e con Thomas che però era sempre in giro per il mondo). La conobbi Gin Falcone, amico lottatore/judoka ed istruttore di judo (altro ambiente con cui ho avuto contatti pressoché costanti negli ultimi 7/8 anni) , colui a cui devo il mio bagaglio judoistico (limitato per colpa mia vista la scarsa frequenza ed attitudine) ed una cintura marrone ad Honorem ihihihi, fondatore assieme a Soru Emilio “the president” della Kodokan Judo Sestri Levante, i fratelli con cui condividiamo la palestra e da cui attingiamo sapere Judoistico e Sambistico.
Tornando alla lotta sono, credo 4 o 5 anni che da, allenamenti in preparazione alle gare di Sanda, quindi con proiezioni focalizzate allo striking, le mie e poi nostre (inteso come RGC Sestri Levante) sortite sono divenute sempre + fitte ed orientate al grappling, sino ad arrivare alla condivisione della materassina per c.a. 3 mesi all’anno oramai da 4 anni consecutivi.
Il maestro slave Slavko iliev, uno dei tecnici più preparati a livello nazionale è stato molto disponibile nel aiutare il nostro piccolo gruppo (nonostante si sia una manica di volenterosi attempati scappati di casa ihihihih) a crescere nella parte in piedi, alcuni di noi me compreso hanno doppio tesserino (io addirittura triplo essendo anche iscritto dalla sua fondazione alla Kodokan Judo Sestri Levante), lotta chiavari e Rgc.
I nostri rapporti sono e saranno sempre più fitti, lo scopo è creare grappler che possano competere anche nella libera con disinvoltura.
Per quel che mi riguarda, credo di avere una Lotta Libera in piedi di discreto livello, il problema è la lotta a terra, assai diversa dalla nostra (oserei dire opposta) essendo le finalità divergenti, questa domenica ho competuto al trofeo internazionale Mandraccio coppa Italia di lotta cat. -74 kg (al solito la + dura), vincendo due lotte, la seconda contro un forte moldavo per superiorità tecnica, incappando poi in un'atleta nel giro della nazionale, lottatore dalla nascita, decisamente fuori dalla mia portata, arrivando però ad un soffio dal podio (medaglia di legno ihihi).
La prossima gara di libera è a novembre, credo si andrà, gare grappling permettendo, in due/tre di noi, voglio che i miei ragazzi non abbiano buchi in nessun settore del grappling, sappiano lottare in piedi oltre che a terra, di schiena e da sopra (vuoi essere una tigre, allenati e competi con le tigri).
Lo stesso vale per il bjj e la parte stand up del combattimento per questo l’avere la disponibilità dei forti amici della kodokan judo Sestri Levante ci può solo che giovare ed aiutare a crescere.
Solo con umiltà e spirito collaborativo possiamo evolvere come lottatori, lo scopo è diventare Grappler/Jutsuka a tutto tondo.
Oggi riapriamo i battenti, consapevoli dei nostri limiti, ma forti delle nostre certezze.
Rio Grappling Sestri Levante presente.

venerdì 17 settembre 2010

Citazione del giorno: William Shakespeare

Il saggio sa di essere stupido, e' lo stupido invece che crede di essere saggio.

Rio Grappling Club Sestri Levante

Comunicazione poco commerciale

Lunedì 20 ore 20:00 finalmente si inizia
Si avvisano i fratelli e coloro che intendono seguire i corsi che, se il tempo tiene, faremo roadwork (tradotto si va fuori a correre....tutti).
Pertanto i ritardatari rimarranno chiusi fuori sino al nostro ritorno (20:30).
A buoni intenditori....

martedì 14 settembre 2010

Alessio "Tenaglia" Di Liberti vince al Grappler Quest

Venerdi 27 e sabato28 Agosto 2010 si è svolto a Boston - Massachusetts il Grapplers Quest, probabilmente il più grande torneo di grappling al mondo, quanto a numero di partecipanti.

Il resoconto sul sito RGC LIVORNO

http://branquino.blogspot.com/2010/09/grapplers-quest.html

Citazione del Giorno

"Rispettate il Buddha e gli dei senza contare sul loro aiuto."

Miyamoto Musashi

humor

venerdì 10 settembre 2010

Umiltà marziale e Fenomeni



Premessa: nel mio percorso marziale mi sono allenato in varie accademie ed ho conosciuto molti maestri ed atleti, tratto comune da me individuato nei più forti e carismatici tra questi, è un’assoluta umiltà unita ad una grande disponibilità ad insegnare ed a muoversi in scioltezza.
La mia regola aurea, la regola che porto nel cuore quando pratico in casa mia od altrui, è “rispetto ed umiltà aprono le porte della conoscenza”.
Una famiglia marziale aperta come la nostra deve trattare coloro che iniziano e vengono da fuori con estremo rispetto e cordialità, senza atteggiamenti macistici e puttanate varie, rispettando ospiti e novizi, fargli apprezzare le brezza di albergare in un gruppo unito che fatica e si diverte, aiutarli ad integrarsi dentro e fuori dalla palestra consentendo a tutti di crescere (aggregazione, non mi stancherò mai di dirlo). La palestra e l’allenamento devono spingere le persone a ritornare non a scappare, lo sport e l’ambiente di pratica devono essere motivo di piacere (oltre che di fatica). Un ambiente sano, competitivo, e rispettoso del prossimo è il luogo ideale dove condividere la passione per lo sport (specialmente il nostro).
Detto questo l’argomento del giorno sono i FENOMENI.
Ebbene, in ogni palestra prima o poi spunta il “fenomeno”, o meglio colui che si definisce tale, si tratta di una specie in proliferazione. Solitamente arrivano in ritardo tutti agghindati rash/gi o guantoni alla moda, millantando vittorie in ogni dove ed esperienze in tutti gli stili dello scibile umano (o peggio che peggio vengono solo per vedere e poi commentano e spiegano tecniche). I Fenomeni son tutti campioni, tutti con diplomi o certificazioni in questo o quell’altro stile, dan a destra e a manca.
A volte sono dotati di buon atletismo (e la cosa può indurre in errore i più), o di tatuaggi molto evidenti, altre volte conoscono i nomi di tutti i combattenti e tecniche del pianeta, definendosi amici di chiunque e di essersi allenati con chiunque, ebbene, in una palestra dove non si fa contatto questi skill ornamentali possono destare timori reverenziali (confesso in gioventù avrebbero condizionato anche me).
Diverso, mooolto diverso, ed assai controproducente, aggiungerei anche un filino autolesionista, è effettuare la stessa passerella in luoghi meno formali, dove si pratica contatto e si fa del sano agonismo, quivi il rischio è attirare altre tipologie di attenzioni.
Mi spiego,in una palestra di agonisti i veli cadono, l’agonista anela sparring forti per crescere, pratica per competere, un atteggiamento spavaldo e sbruffone altrui, provoca in lui curiosità ancestrali, primordiali, nonché un’attrazione morbosa. Non vi è nulla di male in questo, mica giochiamo a calcio, il problema è quando il fenomeno poi tanto fenomeno non è, non raggiungendo le aspettative riposte, con conseguente fuga con le pive nel sacco ed occasione persa per crescere reciprocamente.
Di per sé farla più grossa del dovuto, a volte, è insito nella natura dell’uomo, ed è proprio quando tale istinto esce fuori che l’umiltà e la ragione dovrebbero prendere il sopravvento ricacciando l’arroganza nel profondo (allenarsi con pinco palla non vuol dire essere pinco palla, aver visto tutti i video del mondo non vuol dire saperli mettere in pratica, remember!!!).
Soprattutto negli ultimi anni mi sono capitati casi clinici estremamente interessanti, dei veri e propri masochisti, gente che millantava di aver vinto tornei a destra e a manca, addirittura c’è chi si è portato dietro dei diplomi ed attestazioni da far vedere WHY? Altri si sono offerti di collaborare con noi (volentieri le porte sono aperte) mettendola però, come se fosse un favore personale, giudicando la gente che fatica seduti su una sedia con la pancia in evidenza. Credo che situazioni del genere possano essere comuni a tutti i team e personalmente ritengo che non si debba mai chiudere le porte a nessuno, ma limitare al massimo gli spettatori, cioè quelli che guardano facendo i tecnici, in favore di quelli che provano ..... allenatevi, chi si è allenato con noi (piccolo coeso team di provincia), ed era un atleta, si è sempre fermato o ci ha pubblicizzato, chi non lo era ne ha preso atto ed è tornato a nuotare in acque dolci.
Detto questo credo che il nostro gruppo sia il più aperto possibile e possa definirsi una casa dove chiunque può trascorre divertendosi dure sessioni di allenamento. Chiaro rispetto ed umiltà sono i benvenuti ed anche coloro che si ritengono fenomeni possono trovare rifugio, ovviamente dopo debito esame di coscienza.
Umiltà non vuol dire andare dal più scarso dire che si faceva tennis sino a l’altro ieri e poi fargli una reverse omoplata, se uno è bravo si vede subito ed è giusto che lo dica, e tutti noi con fame di apprendere siamo lieti di ospitarlo.. Umiltà non vuol dire sottovalutarsi, altrimenti è mancanza di rispetto verso i propri compagni. Se uno è una nera di bjj di 100 kg e gira le palestre fingendosi una bianca (è un maniaco sadico).
Da portatore d’acqua quale sono, ho capito che spesso dietro questi atteggiamenti “fenomenici” (inteso “darsi del fenomeno”, quanto mi piace attribuire alle parole significati nuovi) sono nascoste profonde insicurezze, per questo non li stigmatizzo, consiglio solo di evitarli in determinate situazioni, non c’è bisogno di fare i fenomeni per integrarsi in un gruppo (se è quello che cercate), siate voi stessi e una famiglia aperta vi sosterrà e accetterà per quello che siete difetti compresi, ognuno ha sempre un ruolo nella famiglia.
Se invece lo scopo è prevaricare gli altri, soggiogarli e fare il capopopolo, è consigliabile assicurarsi di non essere all’ultimo posto nella catena alimentare.
Saggezza RGC Sestri.... Brutti ma educati

domenica 5 settembre 2010

mercoledì 1 settembre 2010

Rio Grappling Camp 2010


Si parte solo il giovedì mattina (causa trabajo) in due: il sottoscritto e Mono alias Alessio Azara, la location è a Gambulaga provincia di Ferrara, terra del nostro fratello Matteo Menna ottimo organizzatore dell’evento (ed atleta fuori scala), in un agriturismo immerso nel verde e posizionato tra due laghetti.
Arriviamo in tarda mattinata e si parte subito forte con una sessione di sparring … sarà il leitmotiv per i restanti giorni, 3 allenamenti al dì, 2 di sparring ed uno di tecnica, sotto la supervisione dei mestre Roberto Atalla de Moraes, Mariusz koziej (rgc Poland tecnicissimo e fortissimo così come i suoi allievi) nonché la gradita presenza di Fabrizio Manzo (cintura nera di bjj mestre della Linx academy).
Al camp erano presenti inoltre, due cinture marroni il fratelllo Gianluca Boni (mitico) e Paolo “Honda” Lamberto (Linx) più 4 cinture viola di levatura , svariate blu e alcune cinture bianche molto promettenti. Ciò significa sonore mazzate nelle sessioni di sparring e sessione tecnica notturna di alto livello. Team building all’ennesima potenza, grande cameratismo e sonore ghignate, il tutto condito con sana “violenza” (ahahha si fa per dire). Una grande occasione per crescere.
Credo che i legami tra i vari gruppi non siano mai stati così forti, questo soprattutto grazie al prodigarsi degli istruttori di tutti i team e delle comuni finalità che ci accomunano, dalla Puglia alla Lombardia, gareggiamo in ogni federazione il più possibile, senza preclusioni di nessuna natura, né condizionamenti legati ad interessi economici…il merito va in gran parte a Bernardo (ora a Pechino agli Sport Accord Games quale rappresentante della nostra nazionale di grappling…forza fratello) e a Roberto, che hanno saputo avvicinare persone diverse ma con principi comuni, unite dalla passione per queste splendide discipline.
L’Rgc non è una accozzaglia di palestre disunite, ma una un’insieme di tasselli diversi che costituiscono uno splendido mosaico, dove è palpabile un profondo senso di fratellanza.
Mio compito è trasmettere ai ragazzi di Sestri, che non hanno partecipato, queste sensazioni . Grazie a questo senso di appartenenza ed ai continui scambi potremo crescere divertendoci assieme.
Approfitto del sintetico resoconto per salutare i miei compagni di stanza cristiano Carretti (upgrade a blu strameritato) Mattia Machelli (splendida persona e tecnicissima viola) e il “fratellino” Simone Baldi un masochista che mi ha preso a cinghiate con cintura annodata (ihihihihi a buon rendere irmao).
A tutti i fratelli Rgc ci si vede sulla materassina
Rgc Sestri presente